Ceccio e Benny, il nostro Blog

Epilogo

Epilogo

 

Bene, siamo giunti finalmente alla fine di questo diario di viaggio, e soprattutto alla fine della vacanza.

15 giorni, 6348,3 km, 2 Stati, 3 Regioni, 2 amori (Benny e la Moto) e 1000 emozioni.

Che dire di più?

E’ stato questo il nostro primo viaggio con la moto, organizzato così in fretta e furia che sarebbe potuto essere tranquillamente l’ultimo.

E invece eccomi qui, a rendervi partecipi di ciò che è stato e ciò che abbiamo vissuto, con in mano già la Lonely Planet della Tunisia, del Marocco e della Corsica Benny è stata la soddisfazione mia più grande: presa dal nulla e messa sulla moto, come dal giorno alla notte, si è subito sentita a suo agio, e sempre con dedizione e costanza è stata partecipe nell’organizzazione del viaggio. Mai un tentennamento o un inflessione, e anzi qualche volta è stata lei a tranquillizzarmi su qualche mio cruccio o dubbio.

Che dire ancora?  Abbiamo raccontato tutto con grande enfasi e a tratti potremmo sembrare dei bambini, ma la realtà è che davvero tante cose per noi sono state nuove, e tante emozioni così grandi che raccontarle è praticamente impossibile.

Il primo viaggio, che non si scorda mai.

Gli odori di luoghi da noi così lontani ma allo stesso tempo così vicini, i sapori di una cucina molto diversa dalla nostra, la vista di colori così uguali e così diversi dai nostri, il dolce rumore del mare che si abbatte sulla scogliera.

E poi l’immaginazione e la fantasia, che sono le cose che ci tengono vivi, che ci fanno sognare ad occhi aperti.

Basta un niente per ritrovarsi catapultati ai tempi di Caterina de Medici, a immaginare cosa avremmo fatto a quel tempo, se la vita ci avesse mai riservato la fortuna di essere nobili, o la sfortuna di essere schiavi; o chissà che lavoro avremmo fatto in tempi ancora più lontani, fra le strade di Locronan, saremmo stati fabbri o stallieri, preti o muratori; o magari saremmo potuti essere capitani di vascello, nelle fredde acque della Bretagna, o Pirati, con base a Saint Malò; o ancora potremmo aver avuto la sfortuna di vivere in un bunker sulle spiagge normanne, e sentire le bombe che a poca distanza da noi riducevano quei luoghi fantastici in orribili cimiteri a cielo aperto……e magari saremmo sopravvissuti, per raccontare quell’inferno ai nostri nipoti, o saremmo morti nell’atlantico, durante lo sbarco……

L’immaginazione ci fa volare lontano e ci apre mille pensieri; ci fa sorridere e rattristare allo stesso tempo, ma la realtà, unica e inconfutabile è che noi in quei posti ci siamo stati, davvero con il cuore, con la mente e soprattutto con la nostra mucca.

 

Ceccio, Benny e la strafantastica Mucca, Giovedì 9 Luglio 2009

 

Sabato 16 MaggioHome

1 commento »

  1. Zio, che dire, non ho parole, dopo 8 anni di intensa amicizia scopro un altra persona sotto lo “spesso” strato di grezzaggine…. sono esterefatto e emozionato dal vostro diario di viaggio, sarei voluto essere li con voi, lo sai è inutile dirlo, ma non è detto che non vivremo una altrettanto stupenda avventura assieme.
    Complimenti ancora e continuate a seguire sempre i vostri sogni.
    PS a casa ci sono ancora tante cose da fare voglio vede quando ti fai vivo…….!!!!

    Commento di Vittorio — 11 agosto 2009 @ 21:36 | Rispondi


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