Ceccio e Benny, il nostro Blog

Il giorno Prima…

Venerdì 01 Maggio 2009

 

E’ qui che comincia il nostro viaggio vero e proprio, la tensione della partenza si fa sentire, le paure cominciano ad affiorare…. Ma se si rompe la moto? Se non accettano le carte di credito? Se i bagagli sono pochi? Se farà troppo freddo? Se gli alberghi non hanno ricevuto la nostra prenotazione? E se sbarcano gli alieni? E se mangiano solo cibo in scatola e bla bla bla……ma soprattutto…..se prenderemo sempre tempo brutto??? Acqua, grandine, nebbia e gelo??

Ebbene, devo dire che questa era la nostra paura principale; leggendo varie esperienze (un grande contributo ci è stato dato dal forum del quale faccio parte Q.D.E.) la maggior parte di chi ha affrontato questo viaggio è ritornato si con tante cose da raccontare, ma anche con tanta tanta acqua addosso. Purtroppo, le regioni atlantiche della Francia (in particolare Bretagna e Normandia) sono oltre che ventose, molto molto piovose; a tal proposito, riporto uno stralcio delle considerazioni riprese da questo sito, con la speranza che vi possa essere utile:

“CLIMA OCEANICO: il clima oceanico interessa la parte occidentale del paese, quella bagnata dall’oceano Atlantico, è caratterizzato da ridotte variazioni di temperatura, notevoli precipitazioni, estati fresche e freddi inverni. Nell’area a clima atlantico cadono in media annualmente 1.000 mm di pioggia, distribuiti con una certa regolarità nell’arco dell’anno.”

“Normandia: il clima della Normandia è umido e piovoso per la gran parte dell’anno, la zona di Rouen, una delle più piovose della Francia, è caratterizzata da un clima con una costante piovosità durante quasi tutto l’arco dell’anno, con inverni freddi, la zona registra una media di 120 giorni di pioggia all’anno. I mesi migliori per una visita sono quelli che vanno da maggio a settembre quando il clima è più gradevole e le temperature sono più miti. “

Rouen Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Pioggia (mm) 50 40 40 40 50 50 50 60 50 60 60 60
Min Temp (°C) 1 1 3 4 7 10 12 12 10 7 3 2
Max Temp (°C) 5 6 9 12 16 18 21 21 18 13 8 6

Rouen, ebbene si, proprio questa città, molto vicina alle nostre tappe della Loira e della Bretagna, viene evidenziata come una delle zone più piovose della Francia. Anche le temperature medie, non sono delle più incoraggianti, la minima di 7° e la massima di soli 16°.

Come dicevamo prima, era questa la nostra più grande preoccupazione riguardo il viaggio, ma per fortuna, la sorte ci ha assistito, e solo in un paio di occasioni abbiamo preso la pioggia.

Il capitolo abbigliamento è stato quello che più ci ha dato da fare. Tanti consigli ci sono giunti dagli amici del forum, tutti molti preziosi, ma anche abbastanza contrastanti fra di loro. Alla fine, abbiamo così optato:

Alessio: 2 Paia di Jeans, 2 magliette di cotone a maniche lunghe, 2 magliette tecniche a mezze maniche di Decathlon (quelle da montagna che si asciugano rapidamente), 2 magliette di cotone a maniche corte, 2 Pile con la Zip (decathlon), 1 giacchettino di cotone molto leggero con la lampo (Tezenis), 5 paia di mutande, 5 paia di calzini, 2 magliettine intime, 1 paio di anfibi Magnum.

Benny: 2 Magliette maniche lunghe, 2 felpe, 5 magliette maniche corte, 6 paia di calzini, 1 paio di calze pesanti, 10 paia di mutande, 2 paia di Jeans, 2 Pile (decathlon), 1 Body, 3 reggiseni, un paio di scarpe sneaker.

Siamo partiti con indosso la giacca ed i pantaloni da moto, ovviamente, i guanti e la fascia di sostegno lombare, impareggiabile aiuto per chi come me soffre un po’ di mal di schiena. Inoltre, io avevo ai piedi stivali turistici da moto, e Benny i Magnum (diversi dai miei, in quanto con una copertura in pelle più alta, cosa rivelatasi molto importante alle prime gocce d’acqua).

I caschi erano due Schubert C3, equipaggiati con l’auricolare bluetooth Midland BT2, insostituibile compagno di viaggio, recuperato in extremis grazie alla gentilezza e competenza dell’assistenza tecnica (pensate che due settimane prima del viaggio uno dei BT era andato, batteria da buttare, questo il responso dell’Ing. Carlo MARINO) che a tempo di record mi ha sostituito senza batter ciglio l’unità difettosa e aggiornato il firmware.

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Cavalletto snodabile

Inoltre, avevamo con noi: completi antipioggia separati giacca pantaloni decathlon (eheh, no, non ci sponsorizza) un paio di ghette impermeabili (per me), 2 macchinette digitali, una reflex D200 con 18-200Vr al seguito (ahimè, dopo una rovinosa caduta da una scogliera si è danneggiata) un cavalletto snodabile, utilissimo per gli autoscatti perché davvero lo appendi ovunque insieme ad una Olympus Mju 1030sw, macchinetta impermeabile fino a 10 mt, che può cadere da un altezza di 2 metri e subire una pressione di 100Kg senza subire alcun danno (questo a dire del produttore, noi non l’abbiamo testata J), compagna ideale da portare in viaggio, sotto l’acqua e comunque in condizioni d’utilizzo abbastanza gravose.  C’è da dire che anche questa prima della partenza ha fatto un passaggio all’assistenza Olympus, a causa della sua scarsa qualità delle immagini, problema che è stato leggermente risolto grazie ad una non meglio specificata taratura. Ancora, con noi avevamo 3 cellulari (2 con schede Vodafone e servizio Passport attivato un paio di giorni prima della partenza) un lettore mp3, usato poco (causa inenarrabile rottura di palle delle canzoni preventivamente caricate), caricabatterie vari, 2 paia di occhiali (anch’essi usati pochissimo), la guida della Francia Settentrionale Lonely Planet, utilissima e con molti preziosi consigli, un vocabolario di Francese acquistato in extremis all’autogrill poco prima di Aosta, 2 antifurti per la moto, catena e blocca disco, 1 taglia capelli per me, il beautycase per dentifricio, spazzolino, e saponi vari, qualche medicina generica, cerotti e antistaminico, le chiavi di riserva della moto, 2 ragni per legare eventuali borse o pacchi esterni, sapone di marsiglia (la saponetta proprio), un diario di viaggio, pantofole tipo spadrillas.

Non tutte le cose che abbiamo portato ci sono servite, ad esempio, posso tranquillamente dire che 2 paia di Jeans, sono troppi, per il tipo di viaggio che si va ad affrontare, non si va all’Hilton, o al Moulin Rouge. 1 paio di jeans va benissimo, anche perché se malauguratamente si dovesse sporcare di brutto (tipo ti versano la pasta sopra al ristorante) puoi tranquillamente lavarli ed averli pronti per il giorno dopo;  comunque non è che bisogna rotolarsi nel fango, per quanto mi riguarda, posso dire di aver tranquillamente usato un solo paio di jeans, e per gli spostamenti lunghi, i pantaloni tecnici da moto, del resto, quello che possano pensare gli altri, in albergo o chissà dove minimamente non rientra nei miei problemi. C’è da dire anche che il clima abbastanza fresco della Francia aiuta molto in questo, già se si va in posti molto caldi, dove si suda come caimani è un altro discorso; la temperatura che abbiamo trovato in moto si aggirava sui 12-14°, pienamente nella media del periodo, ed ideale per viaggiare anche con il pile.

Le magliette che ho usato prevalentemente sono state quelle tecniche, molto leggere e di rapida asciugatura; al limite con temperature un pò più fredde, il pile sopra e via.

Francia 2009-2
Le prime pagine del diario

Le magliettine intime, come sopra, 2 sono troppe, almeno sempre per me. Per quanto riguarda le magliette di cotone a mezze maniche, con una ci sono partito (a Roma c’erano 27 Gradi), e non l’ho più messa, l’altra…. l’ho riportata ancora piegata così come l’avevo messa in borsa. Quelle a maniche lunghe di cotone, ancora posso dire di averne utilizzata solo una, magari per le giornate un po’ più fredde, l’altra neanche ricordo quale fosse. La quantità di boxer e di calzini invece posso dire che era corretta, in quanto ciclicamente lavavamo tutto a mano, soprattutto appena arrivati alla tappa successiva, in maniera tale che i capi avessero il tempo di asciugarsi. Che altro dire? I magnum purtroppo non hanno retto la prova, spesso si sono rilevati scivolosi (causa della mia caduta dalla scogliera) e assolutamente non impermeabili. A loro discolpa posso dire che hanno comunque qualche annetto, e non sono proprio nuovi. Devo fare comunque un appunto riguardo lo spray impermeabilizzante venduto da decathlon, inutile, totalmente. L’avevo ben bene spruzzato sulle scarpe prima di partire, ma alle prime gocce d’acqua prese si sono inzuppate come il pane. Sconsigliato nella maniera più assoluta. Consiglio quindi di partire con scarpe impermeabili (per fortuna gli stivali da moto lo erano), non è piacevole ritrovarsi alle 9.30 di mattina, con le scarpe zuppe, e sapere di doverle portare ai piedi tutto il giorno(le ghette purtroppo le avevo lasciate in hotel).

Preziosissimo compagno di viaggio, utile e consigliato al 100% è stato lo zumo. I suoi calcoli nel fare le strade sono un mistero (al ritorno nel fare di testa mia ho risparmiato 1 ora sul suo itinerario più veloce consigliato……..) ma davvero ci ha portato ovunque, non ha mai avuto un incertezza. Con i suoi punti pre-caricati è stato molto prezioso, benzinai in primis, poi supermercati, luoghi di interesse e farmacie (quando mi sono fatto male alla mano), insomma, una delle cose davvero irrinunciabili. Avevo anche una cartina Michelin della Francia, ma, devo dire la verità, non l’ho mai aperta. Ripeto, l’unica perplessità riguardo allo zumo è stato il suo modo di calcolare le strade a suo giudizio “più veloci”…..un mistero davvero.

La moto, come detto, una 1200gs del 2007, con alla partenza poco più di 32000km, tagliandata a 28000, era equipaggiata con le vario, una borsa serbatoio della Lidl, che opportunamente modificata da Benny,  ha svolto egregiamente il suo lavoro, ed uno zainetto da trekking molto utile per tenere in viaggio i completi impermeabili, legata tramite ragno sul top case.

La scelta delle gomme è stata la cosa che più mi ha messo in difficoltà. Le tassellate estreme, tipo TCK o altre del genere sono state ovviamente subito escluse, visto il viaggio prettamente autostradale e comunque mai in fuoristrada. Leggendo vari pareri (e sulle gomme ne senti davvero di tutte i colori, c’è chi con la stessa gomma fa 15000 km e chi ce ne fa 5000 di km) ero indeciso alla fine fra Pirelli Scorpion Trail, e Metzeler Tourance Exp, ho optato per quest’ultime, e devo dire che è stata una scelta davvero azzeccata. Mai mi sono trovato in difficoltà, si sono comportate in maniera egregia in qualsiasi condizione, non hanno mai avuto un cedimento o un segno di incertezza. C’è da dire anche che l’impegno a cui sono state sottoposte è stato prettamente di “durata” per così dire, perché essendo carico come un mulo, e con zainetto al seguito, non mi sono mai messo a fare il matto con pieghe estreme o cose del genere. Diciamo che per il moto turista bradipo andante, secondo me, sono l’ideale. Per la cronaca le avevo montate appena 200km prima della partenza, quindi erano nuove. Ebbene, posso dire che al mio rientro dopo 6317 km in 14 giorni, le gomme sono ancora in perfette condizioni. Leggermente usurate al centro, ma di battistrada ancora ce n’è, e tanto pure.

Per finire, i pochi attrezzi che avevo con me, contenuti in una utilissima sacca sottoponte della Held, erano un paio di cacciaviti, una torcia a led ricaricabile a dinamo (sempre decathlon) un kit di riparazione per le forature, una pinza, 4 bombolette di gas per rigonfiare le gomme, ed una utilissima pompa da bici-moto, comprata da decathlon, piccolissima e con manometro per vedere la pressione di gonfiaggio e con la doppia funzione sia di pompa manuale, che con la possibilità di inserire al suo interno le sopracitate bombolette. Tanto per la cronaca, le pompe da bici vanno benissimo per la moto, poiché i copertoni delle bici da corsa vengono gonfiate ad una pressione molto maggiore rispetto alle gomme delle nostre BMW. Addirittura si parla di 8-9Bar (le nostre massimo arrivano a 2.9Bar), almeno così m’ha detto l’addetto decathlon (e la pompa riporta come pressione massima di gonfiaggio circa 9Bar). Unica accortezza, controllare che abbia l’attacco per la moto e non solo per la bici.

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4 commenti »

  1. Ciao
    La scelta dell’ abbigliamento da moto per il prossimo viaggio dovrà cominciare necesariamente dagli stivali.
    Da sempre utilizzo quelli in Gore-Tex, dal 92 al 2003 i Sun Valley della Alpinestar e dal 2003 quelli della BMW, sempre sia per me che per mia moglie.
    Stessa cosa per i guanti, che devono essere anche loro impermeabili.
    Giacche e pantaloni in Gore-Tex così da non doversi portare appresso la tuta anti-pioggia, per non parlare delle ghette (!!!!).
    Stai fresco d’ Estate e caldo ed asciutto d’ inverno.
    Non ho capito le 10 mutande…se le lavi non bastavano 3-4 ?

    Commento di Antonio Tempora — 12 luglio 2009 @ 08:20 | Rispondi

    • Eheh, si, di mutande in effetti ne bastavano anche 3-4, ma alla fine si sa, le donne esagerano sempre, anzi che sono riuscito a non fargli portare 5-6 paia di scarpe.
      Per gli stivali, purtroppo è una lezione che abbiamo imparato, seppur gli stivali da moto veri e propri per camminare e visitare i posti non sono il massimo. Troppo rigidi e scomodi, e dopo un pò che ci cammini tendono a far male.

      Commento di twinspak — 13 luglio 2009 @ 09:24 | Rispondi

  2. mi preoccupano quei 21 gradi ad agosto a ruen e i 120 giorni di pioggia annui….. vuoi vedere che passeremo le ferie sotto l’aqua ? i sa tanto che dovrò rivedere il guardaroba preventivato

    Commento di Tatino the original — 18 luglio 2009 @ 14:19 | Rispondi

    • Vai fiducioso, che tanto li con il meteo ci prendono meno di no

      Commento di twinspak — 20 luglio 2009 @ 09:27 | Rispondi


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