Ceccio e Benny, il nostro Blog

Martedì 12 Maggio

 

Le Mont Saint Michel, Saint Malo, Cancale, Bayeux
Le Mont Saint Michel, Saint Malo, Cancale, Bayeux

 

11° Giorno di Viaggio: Martedì 12 Maggio 2009

 Tappa: Le Mont Saint Michel, Saint Malo,  Cancale, Bayeux

Km Giornalieri: 397

Pieni effettuati: 2

Consumo medio: 17 km/l

  

  

  

 

 

 

  

L'abbazia

L'abbazia

 Dato errore di programmazione delle tappe, oggi abbiamo deciso di sfruttare un giorno dedicato alla Normandia per tornare un po’ da dove eravamo venuti, ovvero in Bretagna, per visitare l’abbazia di Mont Saint Michel, Saint Malo e Cancale, la famosissima cittadina patria delle migliori ostriche del mondo.

Decidiamo comunque di alzarci con calma, il tempo è veramente brutto e piove. Nonostante ciò decido di affidarmi alle Magnum e allo spray impermeabilizzante di Decathlon, spruzzato appena la sera prima della partenza. Questi sono stati i due principali errori; il terzo, esclusivamente colpa mia, quello di non aver portato le ghette impermeabili.

Un mulino funzionante
Un mulino funzionante

Morale della favola, dopo nemmeno 30 minuti di viaggio avevo i piedi zuppi d’acqua, ed erano appena le 10.30 del mattino.

Vabbè, la nostra prima tappa oggi è Le Mont Saint Michel, la bellissima abbazia contesa ancora oggi dalla Normandia e dalla Bretagna (ufficialmente fa parte della prima regione).  Dopo aver letto centinaia di consigli su questo posto, con Benny abbiamo deciso di non visitarla, in quanto è praticamente un mercatino all’aperto per turisti, dove ti spennano già al parcheggio e ti ripuliscono ben bene all’interno. Arriviamo giusto giusto ai suoi piedi, c’è bassa marea, e il lembo di terra che porta i pullman turistici ai piedi del monte è agibile.

 
Uuuuu, la marea....

Uuuuu, la marea....

Troviamo però un’addetta alquanto scorbutica che non ci lascia nemmeno avvicinare per fare due foto, e a quel punto, da classici Italiani e con metodi poco ortodossi, ci fermiamo in strada nonostante il divieto di sosta e decidiamo di scattare ugualmente delle foto ricordo….potevamo mai andar via senza?

           Dopo un po’ di giorni che non incontravamo connazionali, becchiamo una coppia di Veneziani, in viaggio romantico tra Parigi, la Loira e la Bretagna….c’è da dire una coppia non proprio comune, erano due gay, molto simpatici che ci hanno fatto anche una foto (a dire il vero uno dei due era alquanto infastidito della nostra presenza).

Cannoni sulla cinta muraria della città vecchia

Cannoni sulla cinta muraria della città vecchia

 

Dopodiché, rotta verso Saint Malò, una delle cittadine da dove è possibile apprezzare maggiormente il fenomeno della maree. Al nostro arrivo infatti, sempre sotto l’acqua incessante, la marea stava scendendo, e devo dire che da li ad un paio d’ore che siamo andati via, la differenza era veramente notevole.

Saint Malò è una cittadina davvero strana: distrutta all’80% durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stata completamente e minuziosamente ristrutturata com’era….questo almeno è stato un trattamento riservato alla parte centrale della città, ovvero quella compresa nella cinta muraria, intatta, che circonda per circa 1,7km la città vecchia.

Il resto di Saint Malò è abbastanza inguardabile, in quanto fra edifici di costruzione post-bellica, quindi casermoni che poco centrano con il contesto, spuntano vecchie casette sopravvissute alla guerra, e l’effetto non è piacevole per niente.

Superato facilmente il solito problema del parcheggio, ci affacciamo subito dal frangiflutti e nel fare le prime foto, ci accorgiamo subito di come la marea scenda velocemente; scattiamo due foto, una ce la fa un giapponese (che si sa non mancano mai e con la Nikon D3 al collo ) e riprendiamo la visita.

Stop...

Stop...

Ci arrampichiamo sulla cinta muraria e la percorriamo tutta. Dall’alto si notano due costruzioni molto particolari. La prima, una vecchia prigione raggiungibile a piedi solo con la bassa marea, infatti magicamente la strada riappare all’andar via dell’acqua; la seconda, una vecchia piscina, in muratura gigantesca, il cui scopo è quello unico di trattenere l’acqua all’andar via della marea, per dar la possibilità ai bagnanti di fare qualche tuffo senza dover correr dietro al mare e fare centinaia di metri….tutto questo è davvero curioso.

Proseguiamo la nostra scarpinata fino ad arrivare ad un ristornate che ci ispira “Au pied du Cheval”, e decidiamo di fermarci per gustarci un bel pranzo a base di pesce. Il menu non ci ispira fiducia, ma “gran misto di mare reale” per due persone ci suona bene, e così ordiniamo.

           Immediatamente arriva un vassoio su due livelli pieno di frutti di mare: ostriche e lumache piccolissime e giganti ed ancora, gamberi di vario genere e per finire, sulla sommità del piatto più alto, una granseola di dimensioni mostruose. A Benny non piacciono le ostriche, o meglio, non le mangia perché in più di un occasione se n’è pentita….io non ho di questi problemi, e me ne sparo una dozzina di fila….anche se non ne vado pazzo, devo dire davvero ottime e fresche (d’altronde Cancale è a soli una ventina di km da qui). Nel frattempo Benny affonda i denti nelle lumache di mare, di dimensioni davvero spropositate. Piano piano sgranocchia sgranocchia, arriviamo alla granseola. 

Vivai di ostriche

Vivai di ostriche

Ovviamente, con aria furtiva ci guardiamo intono per studiare la maniera più consona per aprire il granchione, ma tutti hanno il nostro stesso problema, e così’ dopo un po’ di traccheggio, nel quale mancava solo mi mangiassi i gusci delle ostriche per prendere tempo, decidiamo di rompere gli indugi, e di prendere saldatrice, martello pneumatico e trapano avvitatore per aprire l’infido.

Ma è a quel punto che sorpresa delle sorprese Benny si accorge che in realtà è già aperto, bisogna solo rompere le chele (ed anche qui non è che siamo andati proprio bene, una zampa è cascata a me e un’altra è saltata a Benny sulla giacca di un signore dietro di noi, che per fortuna non se n’è accorto). Comunque, alla fine dei giochi, il contro prego, 50 euro in due, tutto compreso, acqua e sorbetto (che non è come il nostro, in quanto loro usano le palline del gelato al limone), che volere di più dalla vita?

P.S. Saint Malo è stata per secoli una delle città corsare più importanti della Francia, tanto che nel XIII secolo, l’allora Re di Francia, per poter avere parte degli introiti derivati dall’abbordaggio delle navi nemiche (perlopiù Inglesi) firmò un trattato che in sostanza legalizzava e autorizzava la pratica della pirateria.

Un ultimo giro per il paese, un paio di scatti per documentare bene le maree, e via, direzione CANCALE. Per fortuna il tempo nel pomeriggio va a migliorare, e così togliamo K-Way e pantaloni impermeabili.

Bancarelle

Bancarelle

In questa piccolissima cittadina costiera tutto ruota intono ad uno dei molluschi più pregiati del mondo, le Ostriche. Al nostro arrivo, c’è bassa marea, sono ormai le 16.00, e la prima cosa che ci salta all’occhio sono gli immensi vivai appena sotto al molo.

Approfittando della bassa marea decine di trattori si riversano sulla spiaggia e sistemano i vivai, portando via quelli buoni, spostando e sistemando questi o quegli altri, davvero tipico, chissà cosa dovesse succedere se un trattore dovesse rompersi e non fare in tempo a tornare a riva prima dell’alta marea … ihihih

Dopo pranzo

Dopo pranzo

 

Altra caratteristica del posto, i venditori di molluschi proprio attaccati ai vivai. Qui una decina di banchetti (alcuni chiusi a causa del maltempo) vendono il pescato (o il raccolto, decidete voi) ad un prezzo davvero irrisorio: una dozzina di ostriche vanno dai 3.20 euro ai 3.80 a seconda della grandezza. Vengono servite su di un piatto circolare con 12 “posti” e con del limone. Inoltre, il venditore le apre sul momento, con un sottile coltellino e le porge all’acquirente.

A causa del pranzo appena consumato e della gomma che stavo masticando, non me la sono sentita di farne un’altra scorpacciata, ma vi assicuro che erano davvero molto invitanti. Infine, una volta consumato il frutto, i gusci vanno gettati giù dal porticciolo (con la bassa marea si possono vedere migliaia di gusci di ostriche sul fondo).

La giornata finisce con una corsa verso la città di BAYEUX, per far visita al museo memoriale 1944 della battaglia di Normandia, ma purtroppo arriviamo tardi, il museo ha già chiuso; peccato, perché il giorno dopo fra i musei più papabili decidiamo di visitare quello di Caen, ma purtroppo a me non è piaciuto molto.

Rientro in albergo e fine della giornata.

A domani!!

 Lunedì 11 Maggio Mercoledì 13 Maggio

 

 

 

4 commenti »

  1. Mont Saint Michel bisogna visitarla dormendoci dentro qualunque sia il prezzo da pagare.
    Il vantaggio è visitarla la mattina presto e la sera tardi quando i pulamms turistici non sono ancora arrivati o sono andati via.
    I negozietti non sono ancora aperti, l’ unica stradina interna, altrimenti congestionata, è deserta e si può fare la prima visita guidata alle 09,00 con “santa calma” ammirando l’ interno dei locali monastici dell’ abbazia.

    Commento di Antonio Tempora — 12 luglio 2009 @ 08:56 | Rispondi

    • Sarà per la prossima volta, noi abbiamo alloggiato a Brest, e a Caen, troppo distanti per arrivare la mattina presto, peccato

      Commento di twinspak — 13 luglio 2009 @ 09:31 | Rispondi

  2. qqqsicuramente questa sarà una delle mete piu impegnative. L’abbazia, non ci sono santi, dobbiamo visitarla assolutamente, costi quel che costi. Mi fido del precedente commento e mi attrezzerò per stare li all’alba. Le granceole non ho minimamente intenzione di fare la loro conoscenza, ma opterò per una scorpaccita di ostriche. Ma siamo sicuri che i possono mangiare appena colte ? non è che rischio di prendermi l’epatite ? tu sei ancora vivo ?

    Commento di Tatino the original — 18 luglio 2009 @ 15:53 | Rispondi

    • ….sono vivo per ora, e fidati, vedi di stare all’alba, altrimenti lasciate perdere

      Commento di twinspak — 20 luglio 2009 @ 09:32 | Rispondi


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