Ceccio e Benny, il nostro Blog

Lunedì 11 Maggio

 

Caen, Honfleur, Etretat
Caen, Honfleur, Etretat

 

10° Giorno di Viaggio: Lunedì 11 Maggio 2009

  

Tappa: Caen, Honfleur, Etretat.

Km Giornalieri: 636.5

Pieni effettuati: 3

Consumo medio: 17 km/l

  

  

  

  

 

 

Porto di Honfleur

Porto di Honfleur

 Anche oggi partiamo presto, alle 07.10 siamo già in sella alla moto in direzione di Caen, ultima tappa “ufficiale” del viaggio.

Il tragitto autostradale è stato particolarmente impegnativo, il vento forte non c’ha mai lasciato, e il freddo si è fatto sentire, soprattutto nelle prime ore della mattinata. Alle 10.30 però siamo già all’ufficio del turismo di Caen.
 
Va Benny a chiedere informazioni e li non sono particolarmente garbati. C’è da dire che seppur non lo danno molto a vedere, in Francia gli Italiani non godono di grande stima, pazienza a noi non importa di quello che pensano le altre persone, e per me vige la legge che se uno è ignorante con me, io devo esserlo più di lui, ed a quel punto ecco che spesso e volentieri rientrano nei ranghi. Nonostante ciò otteniamo le informazioni desiderate, ma devo dire che mai gli uffici del turismo si sono sostituiti allanostra guida “loney Planet”.
 
Le informazioni che ci hanno fornito sicuramente sono state sempre molto utili, ma le nostre tappe principali sono al 90% state scelte dopo un attenta lettura della  guida in questione, ed una accurata documentazione su internet, insostituibile strumento di ricerca.
Harley stravince...
Harley stravince…

 L’albergo scelto per Caen fa sempre parte della catena IBIS hotel, ma è il più carino dove abbiamo soggiornato (ad esclusione della “marechalerie”). Il personale molto cordiale ed educato non ha fatto la minima obiezione alla mia richiesta di avere una stanza con vista sul parcheggio.  C’è da dire inoltre che questa catena di alberghi offre una connessione wireless gratuita per tutta la durata del soggiorno presso di loro, che noi abbiamo poco sfruttato a causa della mancanza di un portatile. Ci collegavamo ogni tanto con i telefoni, un I-Phone e un HTC, ma la cosa era troppo impegnativa. Probabilmente per il nostro prossimo viaggio su due ruote ci doteremo di un pc portatile di quelli micro, con schermo da 9 o 10 pollici al massimo; comunque, staremo a vedere.

La "Creperie" dove abbiamo pranzato
La “Creperie” dove abbiamo pranzato

 

 

La nostra prima tappa in terra normanna è così HONFLEUR, un fantastico paesino frequentato da gente molto facoltosa; i ristornati che ci sono non sono certo da meno. Decidiamo così di fermarci presso una creperie consigliata dalla nostra guida,”La Cidrerie” dove con 10 euro a testa mangiamo una bella crepe salata, una dolce con il cioccolato, ed un bel bicchiere di sidro “doux”, ottimo.

Dopo pranzo ci addentriamo nei vicoletti di questo splendido borgo, che fra le altre cose vanta un porticciolo davvero delizioso. Come detto in precedenza la gente che per lo più frequenta questa zona è molto facoltosa. Passeggiando fra i vari ristornati ci è capitato sovente si sentir parlare Italiano, ma non abbiamo provato alcun piacere a vedere la tracotanza che regnava sovrana.

Ed è mentre ci stavamo riavvicinando alla moto che abbiamo avuto la delusione più grande di tutta la vacanza. Ancora un rombo in lontananza, ed eccole arrivare: sono almeno una trentina, con il loro inconfondibile stile si avvicinano a noi, e ci parcheggiano tutt’intorno. Ancora una volta Harley batte Bmw….e di brutto brutto……Bmwisti, ma dove diavolo siete???

In un grottino
In un grottino

 

Da Honfleur decidiamo di andare a far visita ad una delle più belle meraviglie architettoniche Francesi, ovvero il Ponte di Normandia. Il passaggio per le moto è gratuito, mentre per le auto il costo è di ben 5 euro, uno sproposito se si pensa che per attraversarlo ci vogliono appena 5 minut (è lungo 2 km circa); d’altronde è l’unico modo per tagliare la Senna e risparmiare così almeno mezz’ora di zigzag fra la spigolosa costa della zona. Nel punto più alto si arriva addirittura a 68 metri s.l.m., dato estratto dallo Zumo. Dall’alto è possibile osservare tutt’intorno le acciaierie e le raffinerie dislocate lungo la Senna, che in questo tratto è particolarmente largo.

 

Noi e l'elefante
Noi e l’elefante

 

Scesi dall’altro lato, la nostra successiva tappa sono le falesie di ETRETAT. Li il vento soffiava forte e sembrava venisse da tutte le direzioni, un incubo, ma legata la moto siamo andati a fare unapasseggiata a piedi sui ciottoli a pochi metri dal mare.

        Da un lato e dall’altro del belvedere di Etretat si ergono immense queste alte falesie che il vento ed il mare hanno modellato nei secoli. Una ha la forma di un elefante che immerge la proboscide nell’acqua, è davvero incredibile la somiglianza.

 Lungo la battigia invece l’odore del mare è inebriante, e il rumore delle onde che si infrangono sui ciottoli è una cantilena molto particolare, sembra un tintinnio di cristalli. Anche qui decidiamo di raccogliere qualche sassolino per la nostra cornice.

Ponte di Normandia
Ponte di Normandia

 Ci inerpichiamo infine su di un sentiero che sale su una delle falesie, in particolare quella di destra. La strada è ripida e faticosa, ma riusciamo a raggiungere la cima, dove troviamo una piccola chiesetta, ed una targa dedicata a due poveri aviatori d’altri tempi, visti partire da qui negli anni 20 per tentare la traversata dell’atlantico, ma mai visti tornare.

 

Ancora una volta ci chiediamo come possano gli abitanti di queste zone convivere con  il vento costante e fortissimo che lambisce questa zona; noi nel frattempo ci “diamo” e facciamo rotta verso il più clemente interno del paesino. Benny si prodiga nell’acquisto di piccoli pensierini per i suoi “topini”, ed io mi prodigo nella ricerca dell’ennesima creperie, ovviamente con successo.

Alle 19.00 siamo di nuovo in albergo, oggi siamo cotti, domani dovremmo iniziare la visita delle spiagge del D-Day.

 

Domenica 10 MaggioMartedì 12 Maggio

4 commenti »

  1. Ad Honfleur abbiamo fatto tappa 2 notti per visitare la Normandia con calma, bellissima !

    Commento di Antonio Tempora — 12 luglio 2009 @ 09:00 | Rispondi

    • Honfelur è davvero fantastica, soprattutto la zona del porticciolo. E poi la Creperia dove abbiamo sostato ci ha dato davvero una bella soddisfazione, caldamente consigliata a chi voglia passare da quelle parti.

      Commento di twinspak — 13 luglio 2009 @ 09:34 | Rispondi

  2. prendo spunto del tuo resoconto e del commento diAntonio e annoto Honfleur come una delle tappe principali da visitare…. e anche la creperia. Fortunatamente tatina sa il francese, per cui non avremo problemi di lingua.

    Commento di Tatino the original — 18 luglio 2009 @ 15:43 | Rispondi

  3. p.s: non ci penso minimamente a spendere 5,00 eurozzi per il ponte…. preferisco la costa che, sicuramente, sarà anche piu pittoresca

    Commento di Tatino the original — 18 luglio 2009 @ 15:44 | Rispondi


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