Ceccio e Benny, il nostro Blog

Giovedì 07 Maggio

La Marechalerie, Brest, Camaret sur mer
La Marechalerie, Brest, Camaret sur mer
 
 
6° Giorno di Viaggio: Giovedì 7 Maggio 2009
  

Tappa: La Marechalerie – Brest –  Camaret sur Mer

Km Giornalieri: 624.1

Pieni effettuati: 3

Consumo medio: 18 km/l

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

   

Noi tre

Noi tre

Oggi ci aspetta un altro trasferimento, per raggiungere la seconda tappa di viaggio, ovvero BREST.

La partenza è alle ore 08.22, sotto un cielo grigio e freddo. Lasciati i campi fioriti ed i boschi ordinati della Loira, velocemente ci siamo ritrovati a passare tra campi brulli profondamente ed accuratamente concimati.

Questi i primi aggettivi con i quali abbiamo subito definito la Bretagna, puzza e grigio.

Costa Bretone
Costa Bretone

Arrivati in albergo la sorpresa: qui non parlano Inglese, ma nemmeno più di tanto il Francese. Il Bretone la fa da padrone. Inutile sottolineare il mio disappunto ed enorme arrabbiatura quando l’addetta alla reception non riusciva neanche a capire “i have booked a room….” Continuava a guardarmi inebetita senza capire. Per fortuna Benny è arrivata subito e con la sua immane calma e pazienza si è fatta dare la chiave.

L’albergo in questione IBIS Brest Kergaradec della catena IBIS, non era nulla di particolarmente eccezionale, d’altronde, a 40 euro a notte non è che ci aspettassimo chissà cosa. Diciamo che il prezzo è giusto le camere sono pulite e la dislocazione, seppur periferica, andava abbastanza bene per muoverci un  po’ ovunque. Gli alberghi della catena IBIS ci hanno accompagnato per tutto il resto del viaggio, da Brest a Caen a Digione, tutti esattamente uguali, sembrava di essere sempre nello stesso albergo.

Siamo arrivati presto, verso le 14.20, e dopo esserci rapidamente cambiati siamo andati all’Ufficio del Turismo, dove fortunatamente l’Inglese lo parlavano, ed anche discretamente.

Senza parole

Senza parole

Prese le giuste informazioni siamo andati a fare il primo giretto (si fa per dire) circa 100km in direzione Camaret sur Mer (che anche se sembra non è Barese).

 E subito la Bretagna si è riscatta. La prima scogliera che ci si para di fronte ci lascia senza fiato. A pochi Km da Cameret sur Mer; semplicemente fantastica. L’entusiasmo ci invade l’anima, e lasciati moto e caschi partiamo di corsa a fare le prime foto. E’ incredibile l’emozione che ci da questo brullo paesaggio. Noi, partiti da Roma pochi giorni prima, adesso stiamo qui, a vedere l’oceano atlantico  che bagna con le sue acque una terra straniera, e voliamo con l’immaginazione, cercando di vedere l’Inghilterra da una parte, e l’America dall’altra; non ci riusciamo, ma siamo contenti ugualmente .

La marea è una fenomeno spettacolare, in poche ore sale e scende come mai ci si potrebbe immaginare, bisogna vedere con i propri occhi per cedere. Il vento è fortissimo, l’odore del mare inebria i nostri cervelli, è tutto così fantastico. Tante sono le case chiuse, con le imposte sbarrate, inequivocabile segno che molte villette sono di villeggiatura.

Continuiamo per la parte più occidentale della penisola di Crozon, fino a raggiungere il “Grand site National Pointe de Pen Hir”. Anche qui le scogliere sono imponenti, basti pensare che abbondano le fortificazioni tedesche che durante la II guerra mondiale servivano agli uomini di Hitler per scrutare il mare, in cerca di eventuali navi alleate. E proprio qui a “Pointe de Pen Hir” visitiamo una delle prime postazioni tedesche. In particolare troviamo il museo memoriale della Battaglia dell’Atlantico.

Ceccio

Ceccio

Ci sono mine e cannoni antinave, ci sono le ancore delle imbarcazioni affondate e poi recuperate sul fondale dell’atlantico, ci sono i cannoni della contraerea e ci sono i bunker, dove per anni hanno vissuti i soldati tedeschi, lontani da tutto e tutti, a cercare un nemico che non arrivava mai. Le fortificazioni sono in cemento armato, delle costruzioni gigantesche, i cui muri possono arrivare anche a due metri di spessore. Cunicoli stretti, piccolissime stanze nelle quali spauriti soldati hanno passato una parte della loro vita, e che per molti sono state le ultime stanze dove hanno vissuto.

L'atlantico

L'atlantico

E mentre noi stiamo per andare via, ecco che in lontananza sentiamo l’inconfondibile rombo di alcune moto che arrivano, sono una ventina, tutti ci salutano, scrutiamo le targhe, francesi, ancora nessuno viene da così lontano come noi.

 

Decidiamo di tornare indietro per visitare meglio Cameret sur Mer. Facciamo una passeggiata sul porticciolo, ma non è nulla di eccezionale. Ci sono molti ristoranti di pesce, ma nessuno che ci ispiri particolarmente, e così mangiamo una crepe al volo, e facciamo rotta verso l’albergo. Il McDonald per stasera potrà ancora andare bene.

Prima di andare a dormire Benny ha un compito molto importante….fare il bucato; stasera le tocca.

  

Mercoledì 06 MaggioVenerdì 08 Maggio

 

1 commento »

  1. la bretagna non farà parte della nostra tappa, mi accontento di leggere il vostro resoconto. Certo che passare dai ristoranti di pesce al mc donald,s ce ne vuole, ah ah ah

    Commento di Tatino the original — 18 luglio 2009 @ 15:16 | Rispondi


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